Al momento del conferimento dell’incarico, bisogna accertarsi che il tecnico sia un geometra, architetto, ingegnere iscritto all’Albo munito di un apposito attestato di qualifica che viene conseguito dopo un corso universitario dedicato di 60 ore.
II radon, noto anche come il gas nobile prodotto dalla decomposizione del radio, è una sostanza radioattiva estremamente pericolosa per la salute umana, in grado di causare persino il cancro ai polmoni. I danni che può causare non dipendono solo dalla concentrazione del gas nell’ambiente, ma anche dalla durata dell’esposizione delle persone. Questo gas si trova principalmente nel terreno, nei materiali da costruzione e nell’acqua, ed è in grado di spostarsi rapidamente attraverso i piccoli spazi e infiltrarsi nelle case, specialmente nei piani interrati. Di conseguenza, le aree in cui la sua presenza è più elevata sono
-cantine,
-scantinati,
-taverne,
-garage
e in generale tutti gli ambienti a diretto contatto con il terreno.
In genere, la concentrazione di radon diminuisce all’aumentare dell’altezza dell’edificio, tuttavia in alcuni casi la conformazione delle scale può provocare un effetto “camino inverso”, aumentando la concentrazione nel piano superiore. Esistono diversi modi in cui il radon può infiltrarsi nelle abitazioni. La sua presenza dipende da vari fattori, come il tipo di terreno presente. Terreni argillosi e rocce compatte possono costituire una barriera sicura, mentre terreni permeabili e rocce fratturate possono favorire l’infiltrazione del gas.
La temperatura, la pressione atmosferica e i venti possono anche influenzare l’ingresso del radon negli edifici.
L’infiltrazione in abitazioni, scuole e luoghi di lavoro può avvenire attraverso varie vie ingeniose:
• Sfruttando piccole crepe e fessure nei pavimenti e nelle pareti.
• Sfruttando i giunti di costruzione.
• Sfruttando aperture nelle pareti delle cantine.
• Sfruttando le tubazioni dell’acqua.
• Sfruttando le fognature.
• Sfruttando i pozzetti.
• Sfruttando le prese di luce.
• Sfruttando le canne fumarie.
• Sfruttando gli ascensori e i montacarichi.
• Sfruttando i vani scala.
Particolarmente pericolose sono le murature realizzate con pietre di origine vulcanica, come la pozzolana o il tufo.
67Perché monitorare la presenza di radon nelle nostre case? Il nuovo decreto n.101/2020 e smi, in Italia richiede che vengano effettuate misurazioni negli edifici e nei luoghi di lavoro. Qualora le concentrazioni superino i 300 Bq/m3, è necessario intervenire. È importante notare che solo professionisti iscritti all’Albo degli Ingegneri, Geometri, Architetti, Periti edili e che abbiano frequentato un corso di 60 ore, possono procedere con l’intervento. Per garantire l’idoneità del tecnico, si consiglia di richiedere la presentazione del relativo attestato al momento dell’incarico e di insistere affinché venga riportato nella documentazione.
Ogni anno, in Italia, tra 3300 e 6000 persone perdono la vita a causa del gas radon. La massima tenuta dell’edificio peggiora la situazione poiché il gas è inodore, insapore e incolore, rendendo difficile rilevarne la presenza con i nostri sensi. Se vivete in un’abitazione a rischio, soprattutto a piano terra o seminterrato (che in alcune regioni può essere destinato ad abitazione), vi consigliamo di effettuare una misurazione per valutarne la concentrazione.
Esistono due modi per effettuare questa misurazione:
• Rivolgersi a professionisti qualificati, come gli Esperti in Interventi di Risanamento gas radon.
• Oppure, è possibile acquistare un kit fai da te con un costo di circa 30-40 euro, che comprende anche l’analisi di laboratorio e valutare la presenza del Radon; nel caso di concentrazioni oltre i 300 Bq/mc occorre intervenire con sistemi di mitigazione.
È importante notare che le misurazioni annuali sono obbligatorie per datori di lavoro, scuole e attività commerciali al fine di evitare sanzioni significative.
Il kit comprende un piccolo dosimetro da posizionare nella zona desiderata per il monitoraggio. Al termine del periodo di verifica, il dosimetro deve essere restituito per l’analisi, che solitamente viene eseguita da enti qualificati come l’ENEA, l’ARPA o laboratori specializzati.
Per quanto riguarda la mitigazione del gas radon presente nel piano interrato degli edifici, è possibile organizzare un intervento risolutivo con un esperto tecnico. L’obiettivo di tale intervento sarà la significativa riduzione del gas radon. Gli interventi di mitigazione possono variare, partendo dalla sigillatura dei punti critici, che è la prima misura correttiva da adottare, fino all’adeguamento della ventilazione o all’installazione di una tubazione nel terreno che raggiunga un pozzetto di raccolta. In alcuni casi più complessi si può ricorrere alla creazione di pozzetti antiradon sotto la soletta. È importante consultare un tecnico esperto per valutare le migliori opzioni.
Non solo è pericoloso per la salute rimanere esposti al radon, ma può anche comportare responsabilità legali se si affitta o vende un immobile senza dichiarare le concentrazioni di gas radon, potendo essere soggetti a risarcimento per vizi occulti. Nel caso in cui l’intervento di mitigazione non produca risultati soddisfacenti, si può provare ad aumentare il numero di fori o condotte di ventilazione, oppure optare per l’installazione di aspiratori per la depressurizzazione. Il costo di un intervento di bonifica può variare a seconda delle dimensioni dell’edificio e della quantità di gas presente nell’ambiente. Questo può oscillare tra i 500 e i 3.000 euro. Indipendentemente dal tipo di intervento scelto, è importante sigillare sempre le vie di accesso per evitare infiltrazioni del gas all’interno.
Ecco alcune strategie per prevenire il problema del gas radon nei nuovi edifici:
– Durante la costruzione, si può progettare adeguatamente l’edificio e utilizzare membrane o fondazioni igloo per prevenire il problema. A partire dal 1.1.2025, è obbligatorio ridurre le concentrazioni ai 200 Bq/mc durante la fase di progettazione.
– Durante la realizzazione della struttura, si possono adottare diverse misure preventive come isolare le strutture dal terreno, aerare i vespaio o le cantine, sigillare accuratamente le vie di accesso del gas con guaine a rendere i solai impermeabili, isolare fessure e condutture, isolare i canali degli impianti. In questo modo, si può evitare o ridurre significativamente la presenza del gas radon nei nuovi edifici.
Per valutare la presenza del Gas Radon rivolgiti ad un tecnico esperto in interventi di risanamento, munito di idoneo attestato di qualifica. Per metterti in contatto con uno vicino alla tua zona clicca qui
Per diventare un Esperto in interventi di risanamento del gas radon, devi essere un tecnico iscritto All’albo (ingegneri, architetti, geometri) e aver conseguito un attestato a seguito di un corso universitario dedicato di 60 ore.
Per partecipare al corso scrivete a: info@tecnicieprofessione.it