SIGILLATURA E VENTILAZIONE INADEGUATA RADDOPPIANO IL RISCHIO GAS RADON NEGLI EDIFICI

Il gas radon deve essere preso in debita considerazione durante il processo di riqualificazione edilizia e miglioramento energetico: è dimostrato che un maggior isolamento e una minore ventilazione possono raddoppiare le concentrazioni di radon.

Un team dell’Università IRLANDESE ha condotto uno dei primi studi del suo genere per quantificare l’impatto di una migliore efficienza energetica e tenuta all’aria sul radon, un gas radioattivo inodore, incolore e insapore.

I ricercatori NUIG hanno dimostrato che aggiungere nuove tecnologie agli edifici come quelle per l’efficientamento energetico, “espone gli occupanti  a  livelli di radon quantificabili  più del doppio”. Il gas radon è la seconda causa di morte per il cancro del polmone dopo il fumo di sigaretta. L’Italia è il 9° Paese al mondo più esposto.

Lo studio è stato condotto dal dottor James McGrath e guidato dalla dottoressa Miriam Byrne in una ricerca finanziata dall’Environmental Protection Agency. È stato pubblicato sulla rivista Building and Environment.

Lo studio NUIG ha esaminato come il flusso d’aria viene alterato attraverso l’isolamentoa cappotto per il miglioramento dell’efficienza energetica, come l’isolamento delle pareti e delle soffitte, la messa in opera di nuove finestre e porte a tenuta.

McGrath responsabile dello studio ha aggiunto: “I risultati hanno importanti implicazioni politiche, evidenziando che il radon deve essere preso in debita considerazione durante il processo di riqualificazione edilizia. È essenziale che le persone si rendano conto che il radon è un problema se ignorato, causa infatti solo in Italia più di 4000 decessi ogni anno per il cancro del polmone. I metodi di bonifica del radon sono spesso semplici e poco costosi con il potenziale di ridurre significativamente i livelli di quello che è un gas potenzialmente pericoloso.

L’esposizione al radon, che può essere trovato nell’aria o intrappolato negli edifici, aumenta il rischio di cancro ai polmoni, specialmente nei fumatori.

I ricercatori NUIG hanno dimostrato che se non sono state prese in considerazione misure di ventilazione appropriate durante il processo di riqualificazione energetica, può addirittura raddoppiare l’esposizione al gas radon.

Hanno anche dimostrato che quando vengono implementate adeguate misure di ventilazione durante il processo di riqualificazione edilizia, i livelli di radon possono essere ridotti al di sotto dei livelli iniziali.

Rischi aggiuntivi

McGrath ha dichiarato: “È importante che nel nostro sforzo di rendere i nostri edifici più efficienti dal punto di vista energetico e ridurre le emissioni di gas serra non introduciamo ulteriori rischi di esiti negativi. I risultati della ricerca evidenziano che il radon, e la qualità dell’aria interna in generale, devono essere tenuti in debita considerazione come elemento chiave di qualsiasi progetto di riqualificazione”.

Il radon è completamente inodore oltre ad essere invisibile. Poiché si trova spesso inaspettatamente negli scantinati, alcune persone credono erroneamente che si verifichi solo nei piani bassi. Questa è un’ipotesi pericolosa che può danneggiare la capacità di proteggerela popolazione dall’esposizione.
Più comunemente le case con scantinati sono sospette per avere livelli di radon più elevati. Il fatto che le pareti di fondazione porose consentano al gas radon di entrare in una casa non è un segreto e con la maggior parte degli scantinati contenenti un pozzetto di mitigazione non esclude l’ingresso del radon in altri punti critici (botole, vani scale, fessure, crepe, camini, ecc).

Non esiste un protocollo unico per ostacolare e mitigare il gas radon: infatti è necessario rivolgersi a tecnici specializzati: in Italia possono operare gli architetti, geometri, ingegneri iscritti all’Albo professionale muniti di apposito attestato di qualifica come “esperto qualificato interventi di risanmento gas radon” conseguito a seguito di una formazione con corso universitario dedicato di 60 ore.

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